Interviste
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- Simona Ariemma
- Serena Ariemma
- Sandro Dettori
- Ruggiero Jannuzzelli
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Conoscere GUIDO RAZZI: il Lago, Trevignano. Intervista a Serena Ariemma (part 1) (C)2022 G.Razzi
Intervista a Serena Ariemma – Dr.ssa di Medicina Generale
“Guido amava così tanto il lago di Bracciano da aver creato tanti acquerelli. Per rendere certe caratteristiche del lago, prendeva un bicchierino d’acqua e lo versava sopra. Mano mano che la carta assorbiva l’acqua, si ottenevano degli effetti stupendi, e lui diceva:
“il quadro prima si pensa, e poi lo si fa” (Guido Razzi)
Incontrare Guido Razzi: l’uomo e l’artista. Intervista a Simona Ariemma (C)2022 RMS by G.Razzi
Intervista a Simona Ariemma – Manager aziendale & poetessa
“Guido, in qualche modo, era un “angelo”, un angelo che non si preoccupava di eventuali cadute, perché aveva sempre un ala poderosa per rialzarsi. Era un uomo di grande umiltà, di grande spessore… di grande luminosità. Ecco, Guido era un “angelo” con la lacrima di ruggine dalla corona di spine perché non si sottraeva alla sofferenza, ma… la percorreva tutta!
E da quella sofferenza diventava Opera d’arte”
About GUIDO RAZZI: L’artista, l’uomo e l’amicizia. Il ricordo di Sandro Dettori (C)2022/2023 G.Razzi
Intervista a Sandro Dettori – Scrittore
“Sono stato felice quando ho saputo che Guido era diventato quello che era sempre stato, un pittore bravo, di successo! “
About GUIDO RAZZI: Milano,il Castello,l’amicizia. Il ricordo di Ruggiero Jannuzzelli (C)2022 G.Razzi
Intervista a Ruggiero Jannuzzelli – Imprenditore, collezionista d’Arte, proprietario del Castello di MonteSegale (Pv)
“Ritengo gli artisti persone che vivono nella società con i nervi scoperti. Avvertono sensazioni che gli altri avvertono ma non sanno leggere. Si proiettano in un futuro come veggenti e cercano di avvertirci, con le loro opere, sulle insidie che la realtà nella quale viviamo cela e di farci capire dove va questa disastrata umanità. La sensibilità e la raffinatezza delle tue opere mi convinsero che saresti stato un buon compagno di viaggio. Ora che tu, con questa mostra a Palazzo Venezia, con opere che io ho seguito mentre nascevano, consolidi il tuo valore di artista e la tua fama di Maestro, io ti ringrazio per avermi aiutato per quaranta anni a vedere e sono sempre qui con la mano sulla tua spalla per proseguire: siamo sempre ragazzi.”